Adeguamento TICSI idrico: cos’è cambiato dalla delibera 665

Il panorama in cui si muovono le aziende di gestione del servizio idrico italiano è cambiato in modo concreto negli ultimi anni, e ancora oggi si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli di questo nuovo corso. Gli obiettivi sono espliciti, e la leva attraverso cui si sta cercando di raggiungerli è costituita dalle novità della delibera 665 relativa al Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici, ovvero l’ormai noto TICSI idrico.

Da una parte il desiderio è quello di assicurare un approvvigionamento idrico agevolato e continuo per le famiglie più numerose, con sconti importanti volti a garantire a tutti un volume sufficiente di acqua potabile nell’ordine dei 50 litri giornalieri per abitante, pari a 18,25 metri cubi d’acqua annuali.

Dall’altra parte, la nuova normativa aumenta il livello di severità nei confronti di chi non paga, così da non mettere a repentaglio l’innovazione del settore a causa della fisiologica morosità. Nell’orizzonte della riforma costituita dal TICSI di ARERA (ovvero dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) c’è ovviamente anche un interesse diretto al campo della sostenibilità, con misure volte a ridurre lo spreco di acqua.

Il TICSI idrico dalla delibera 665 in poi

Tutto è iniziato con la delibera 665/2017 di ARERA, emanata appunto nel 2017. Parliamo dunque di una norma che nel 2021 compie 4 anni, non precisamente una novità. Va però detto che gli adeguamenti tariffari TICSI non sono stati implementati immediatamente, partendo dal presupposto che, tra conguagli, calcolo delle fasce di eccedenza e altri cambiamenti, già al momento della delibera 665 era stata previsto un lungo periodo di transizione.

Le novità del TICSI non sono assolute. Anzi, le aziende di gestione del servizio idrico sanno che molti concetti riportati dalla delibera e dal relativo allegato erano parzialmente già presenti nei Metodi tariffari MTI e MTI2, dove però erano stati tratteggiati in modo piuttosto astratto e lacunoso.

Queste lacune, se vogliamo chiamarle così, sono state cancellate dal TICSI, il quale si è concentrato in modo peculiare sulla gestione delle utenze domestiche – ma non solo, come vedremo tra poco. Il risultato di questa transizione, una volta completamente avvenuta, sarà quello di avere dei maggiori elementi di equità anche nella gestione e nella tariffazione del servizio idrico nazionale.

Vediamo ora quali sono le modifiche introdotte dalla delibera 665/2017/R/idr dell’ARERA e dal suo Allegato, sottolineando come la relativa applicazione stia seguendo tempistiche differenti nelle diverse aree del Paese.

TICSI: quali novità per le utenze domestiche?

Come anticipato, gran parte dell’attenzione della delibera 665 TICSI si concentra sulle utenze domestiche. Tra le principali novità c’è l’introduzione di una distinzione netta tra residenti e non residenti per le Utenze Domestiche. Come noto sia ai gestori sia a tanti cittadini attenti alle bollette idriche, questa distinzione era già in effetti presente in molte aree del territorio, a partire da una palese differenza tra quelli che sono i consumi delle famiglie che vivono l’intero anno in un appartamento e quelli invece di chi utilizza un edificio solo per brevi periodi.

A partire da questa importante differenziazione è stato possibile assegnare una fascia agevolata alle sole utenze domestiche dei residenti, ovvero la “Fascia di Consumo Annuo Agevolato”. Questa misura ha l’obiettivo già presentato di garantire a tutti il fabbisogno minimo di acqua giornaliera, esigenza che ovviamente non trova riscontro nella categoria dei non residenti.

Sta qui la vera novità della delibera TICSI. Grazie all’analisi dei nuclei familiari è infatti possibile calcolare a quanto corrisponde il consumo pro capite minimo, da ricondurre alla fascia agevolata. Più è numerosa la famiglia, maggiore sarà la fascia agevolata variabile, così da far scattare più tardi la tariffa base. Sta ovviamente ai gestori il calcolo delle fasce per le eccedenze acqua TICSI, a partire da una raccolta capillare dei dati delle utenze, sottolineando ad esempio che, fino al 2022, ARERA dava la possibilità di eseguire il calcolo partendo dal presupposto che ogni famiglia sia costituita da 3 componenti.

Il calcolo delle tariffe e delle eccedenze

Nell’applicazione delle tariffe viene applicato il principio di proporzionalità. Il calcolo della tariffa agevolata viene fatto sottraendo alla tariffa base l’agevolazione, la quale viene riconosciuta su ogni metro cubo in percentuale variabile tra il 20% e il 50%.

In base al calcolo della tariffa agevolata vengono dunque decise anche tutte le tariffe delle altre fasce, partendo dal presupposto che la tariffa decisa per l’ultima fascia di eccedenza non potrà in nessun caso essere superiore alla tariffa agevolata moltiplicata per 6.

La ridefinizione delle categorie delle Utenze Non Domestiche

La delibera TICSI ha apportato delle novità anche per quanto riguarda le utenze non domestiche. ARERA ha infatti deciso di accorpare in un’unica categoria due utenze precedentemente separate, ovvero quelle artigianali e quelle commerciali.

È stata inoltre ripensata la categoria delle Utenze Pubbliche non Disalimentabili, elenco nel quale si trovano le strutture ospedaliere, le case di cura, gli istituti scolastici, le strutture di vigilanza, le strutture militari e ogni utenza pubblica che svolge un servizio legato alla sicurezza e alla sanità delle persone.

Più severità verso i morosi

Nella gestione del servizio idrico si riconosce un fisiologico ritardo dei pagamenti. Per non andare a compromettere la possibilità di investimenti per un servizio idrico più efficiente e più sostenibile è stata quindi introdotta la possibilità di procedere con la sospensione dell’approvvigionamento idrico dopo un anno dal mancato pagamento della bolletta.

Questa severa misura, da ricondursi alla REMSI (ovvero la procedura di REgolazione della Morosità nel Servizio Idrico), può essere applicata unicamente nel caso di utenti che non versano in gravi condizioni economiche e sociali.

Un periodo di grande pressione per i gestori dei servizi idrici

La progressiva introduzione delle nuove norme TICSI di ARERA ha comportato un carico importante di nuove attività per i gestori dei servizi idrici: comunicazione della nuova tariffazione, identificazione del numero di componenti di ogni nucleo familiare servito, distinzione tra utenze residenti e non residenti, riorganizzazione delle categorie non domestiche, gestione del conguaglio TICSI sulle bollette già pagate.

Tutto questo ha portato e sta portando un carico di lavoro straordinario, con il rischio per i gestori di distogliere la propria attenzione dagli aspetti più importanti del proprio core business. Per gestire al meglio questa transizione, anche nelle sue fasi finali, per eliminare le distrazioni e per gestire efficacemente i pagamenti mancati, i gestori dei servizi idrici possono rivolgersi a una società specializzata nella gestione dei crediti come Advancing Trade, strutturata per confrontarsi con successo con Comuni ed Enti di competenza al fine di gestire in modo proficuo le attività di customer care relative alla fornitura idrica.