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Addio studi di settore, arrivano gli ISAf. Ma cosa sono e come funzionano?

Normati dalla Legge di Bilancio 2017, rinviati nel gennaio del 2018, finalmente nel 2019 entrano in vigore i tanto aspettati Indici Sintetici Affidabilità fiscale, i quali mandano definitivamente in pensione gli Studi di settore. Ma cosa cambierà nel concreto per i contribuenti con l’introduzione degli ISA?

Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale: cosa cambia

Non è difficile capire cosa sono gli ISA, Indici Sintetici di Affidabilità fiscale. Si tratta infatti di indicatori che, tutti insieme, permettono di verificare la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti.

Il nuovo strumento dell’Agenzia delle Entrate si basa dunque su una particolare metodologia statistico-economica che, in base all’analisi degli indici, definisce in modo preciso il grado di affidabilità di un’azienda (oppure di un libero professionista), il quale verrà valutato e quindi espresso su una scala da 1 a 10. Va da sé che le imprese con un indice più alto, e dunque i contribuenti più virtuosi, conosceranno maggiori benefici.

Gli Indici di Affidabilità e il rapporto con l’Agenzia delle Entrate

Sul sito dell’Agenzia si legge che:

con l’istituzione degli Indici sintetici di affidabilità, l’Agenzia delle Entrate vuole favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili. L’istituzione degli indici per gli esercenti di attività di impresa, arti o professioni, rappresenta un’ulteriore iniziativa che mira, utilizzando anche efficaci forme di assistenza (avvisi e comunicazioni in prossimità di scadenze fiscali) ad aumentare la collaborazione fra contribuenti e Amministrazione finanziaria.

Per raggiungere lo scopo, gli ISA delle Agenzie delle Entrate trattano temi come l’affidabilità dei dati dichiarati, la plausibilità dei ricavi e via dicendo.

Per definire l’affidabilità dell’azienda i dati verranno incrociati con ulteriori informazioni già in possesso dell’Agenzia delle Entrate, quali le precedenti attività di controllo, il tasso di occupazione regionale, le variabili territoriali, le giornate retribuite così come riportate dalle certificazioni uniche e dal modello 770 e l’andamento del settore a livello locale.

Caratteristiche e vantaggi per i contribuenti virtuosi

Come anticipato, le aziende più virtuose, e quindi caratterizzate delle valutazioni più alte, saranno quelle che trarranno maggior vantaggi dall’introduzione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale. Si parla infatti, per esempio, dell’esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti fiscali, nonché dell’esonero dall’apposizione dei visti di conformità per importi superiori ai 5 mila euro e inferiori ai 50 mila euro.

Si capisce dunque che gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale hanno fondamentalmente un obiettivo diverso rispetto ai vecchi Studi di settore (introdotti in Italia nell’agosto del 1993). Non si tratta infatti di uno strumento volto all’emissione di accertamenti fiscali, quanto invece di un incentivo per l’emersione autonoma delle basi imponibili.

Lo sguardo degli ISA, inoltre, è più largo rispetto a quello degli Studi di settore: non ci si focalizzerà più, infatti, su un solo anno, quanto invece su un periodo pari a 8 anni, così da evitare risultati devianti a causa di anomalie momentanee o di breve durata.


 

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