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Una nuova forma di finanziamento: Invoice Trading (Anticipo Fatture)

Perché negli ultimi tempi si parla sempre più di anticipo fatture e di invoice trading (termine con il quale, per estensione, si indica anche l’invoice financing)?

È subito detto: se indubbiamente la crisi economica vera e propria è alle nostre spalle, è altrettanto vero che i ritardi nei pagamenti delle fatture continuano, purtroppo, a essere una componente fisiologica per le PMI di qualunque settore.

La pila delle fatture da incassare aumenta dunque giorno dopo giorno, e gli imprenditori, oltre a dover pensare alla produzione, a essere competitivi, a cercare nuovi clienti e ad aumentare le vendite, deve anche impegnarsi per incassare le fatture e, molto spesso, per chiedere degli anticipi alla propria banca di fiducia. Come è noto, però, negli ultimi anni gli istituti bancari hanno iniziato a concedere finanziamenti sempre più difficilmente.

A prescindere da questo, inoltre, bisogna sottolineare che l’iter di finanziamento bancario è molto rigoroso e implica:

  • applicazione di tassi di finanziamento
  • blocco della fatture
  • anticipo massimo dell’80% del nominale
  • valutazione dell’imprenditore nel suo complesso
  • obbligo di segnalazione alla Centrale Rischi.

In questa situazione non può certo stupire la crescita dell’interesse delle PMI intorno all’argomento dell’anticipo sulle fatture alternativo. Ma cos’è nel concreto l’invoice trading, e come funziona?

Cos’è l’invoice trading?

L’invoice trading è uno strumento di anticipo fattura al servizio delle imprese, che risulta estremamente prezioso in un periodo come questo, in cui i tempi di riscossione delle fatture sono sempre più lunghi.

Di fatto l’invoice trading si può riassumere nella cessione di una fattura commerciale in cambio di un anticipo in denaro, spesso sostanzioso. Può essere visto, dunque, come una forma particolare di finanziamento commerciale, anche se per questa attività di anticipo fatture non si parla in termini stretti di un’attività di raccolta capitale.

Le differenze tra invoice financing e factoring

Chi sente per le prime volte parlare di invoice financing è portato ad assimilarlo automaticamente al tradizionale factoring. Entrambi questi strumenti di finanza alternativa prevedono la cessione delle fatture, è vero, ma si tratta in ogni caso di due istituti creditizi molto diversi.

Per capire meglio, facciamo un rapido confronto tra factoring e invoice trading.

Il factoring bancario prevede:

  • necessita di cedere interi pacchetti di crediti commerciali, presenti e futuri
  • segnalazione alla Centrale Rischi,
  • iter minimo di 4 settimane
  • anticipo massimo dell’80%
  • assistenza minima
  • necessità di recarsi fisicamente in banca

Con l’invoice financing, invece, l’iter e i paletti sono limitati:

  • le imprese possono scegliere di fattura in fattura cosa fare, in base alle proprie esigenze quotidiane
  • nessuna segnalazione alla Centrale Rischi
  • è possibile fare tutto online in 3 giorni
  • si accede a un anticipo sulla fattura del 90% pro-soluto
  • assistenza continua da parte del Cash Manager

Anticipo fatture: come funziona l’invoice financing?

Il funzionamento dell’invoice financing per l’anticipo fatture è semplice. La PMI cede la fattura a un investitore, incassando immediatamente la liquidità (il 90% dell’importo della fattura al netto dei costi di invoice financing), per poi ricevere il restante 10% al momento del pagamento effettivo del cliente.

Il rischio, dunque, è tutto dalla parte degli investitori, grazie a un processo facile, veloce e con un iter burocratico ridotto al minimo.


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