In tanti, tantissimi casi, non è il lavoro a mancare. No, a mettere in pericolo tante aziende non è la mancanza di clienti, bensì quella dei pagamenti. E non esiste davvero nulla di più frustrante e deludente del fornire i propri prodotti o i propri servizi ad un cliente e non vedersi poi pagare.
Una settimana, due settimane, un mese, tre mesi di ritardo. Un singolo ritardo, nella maggior parte dei casi, non genera nessun problema. Ma se i clienti che non pagano e che continuano a posporre i pagamenti fossero due, tre o persino dieci? In tal caso, il flusso di denaro in cassa potrebbe rallentare a tal punto da bloccare l’intera impresa: con le fatture non pagate, infatti, non si possono prelevare i soldi in banca, né pagare i propri fornitori.
Quindi? Cosa fare con un cliente che non paga senza mettere a rischio la propria azienda? E, in caso di ritardo prolungato, come recuperare i soldi da un debitore? In questo articolo vedremo tutti i passaggi da fare per risolvere questo angosciante e purtroppo molto diffuso problema, a partire dalla documentazione iniziale fino alle vere e proprie azioni di recupero crediti.
Come farsi pagare dai clienti: le basi
Prevenire è meglio che curare: questa regola non vale solo per la vostra salute, no, vale anche per i pagamenti, e dunque anche per la salute della vostra azienda. Il primo passo per farsi pagare dai clienti, dunque, è quello di mettere fin da subito in chiaro le condizioni di pagamento. La documentazione sottoposta al cliente, quindi, deve riportare in modo esplicito non solo i Termini di Fornitura – fondamentali per un’eventuale azione di recupero crediti – ma anche tutte le scadenze che il cliente dovrà onorare.
Altra accortezza, laddove possibile, è quella di suddividere il lavoro da fare in passi: se non si tratta della vendita di un unico e semplice prodotto, infatti, è possibile dividere il progetto in diversi step, ognuno dei quali richiederà un pagamento affinché si possa passare al livello successivo. Non è tutto qui: per mettersi al sicuro, in caso di consegne o di lavori particolarmente importanti, è sempre meglio verificare la solvibilità del cliente, affidando l’analisi a delle agenzie specializzate.
Certo, nel caso di clienti continuativi si tende nella maggior parte dei casi ad abbassare la guardia, ma questo può rivelarsi un grosso errore. L’affidabilità dei clienti – di tutti i tipi di cliente – è infatti destinata a mutare nel tempo. Per questo, per prevenire pagamenti ritardati o mancanti, è necessario monitorare periodicamente l’affidabilità dei propri clienti, con nuove analisi.
Come recuperare i soldi da un debitore: tutte le fasi
La fattura emessa al cliente deve mostrare in modo chiaro la scadenza entro la quale effettuare il pagamento: se quest’ultimo non verrà effettuato entro il tempo stabilito, sarà necessario passare a delle apposite comunicazioni di ritardo.
- Dopo una decina di giorni si potrà procedere con una lettera di sollecito, da realizzare senza nessun allarmismo e in toni perfettamente cordiali.
- Dopo altri 10 giorni è d’uso effettuare una telefonata di sollecito, alla quale fa seguito, dopo 5 settimane di ritardo, una seconda lettera di sollecito.
- Al 45° giorno, invece, è necessario comunicare al debitore l’eventuale consegna del credito ad un’agenzia per il recupero di crediti.
Da lì in poi è possibile intensificare le telefonate, per poi, scoccati i tre mesi di ritardo, trasferire il credito ad un’agenzia di recupero crediti come Advancing Trade, la quale procederà dapprima con altre comunicazione di sollecito, e infine, se necessario, farà intervenire un esattore specializzato.
Questo è l’iter da seguire per farsi pagare dai clienti e, nei casi peggiori, per recuperare i soldi con l’aiuto di un’agenzia di recupero crediti.
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