La globalizzazione ha amplificato la portata del commercio internazionale, procurando alle aziende vantaggi in termini economici e di crescita. Gli scambi commerciali tra Paesi e continenti diversi, però, comportano anche alcune criticità quando è necessario eseguire il recupero crediti all’estero.
In questa guida descriviamo le regole, i principali ostacoli, le procedure e le soluzioni nell’attività di recupero crediti con debitore residente all’estero: conoscere normative e procedimenti permette alle aziende e alle imprese di gestire al meglio i rapporti commerciali internazionali.
Recupero crediti all’estero: la normativa UE
Per il recupero crediti all’estero effettuato nell’ambito dell’Unione Europea, l’Italia si è adeguata al Regolamento Ue n° 655/2014. Con questa normativa aumentano le possibilità per le imprese e i privati di recuperare credito insoluto all’estero. Questa regolamentazione, infatti, consente a un creditore di ottenere un’ordinanza di sequestro conservativo su conti bancari del debitore per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.
La condizione necessaria per l’applicazione della normativa è che il conto corrente oggetto del sequestro sia tenuto in uno Stato membro dell’UE e che l’azione giudiziaria sia avviata da un altro Stato membro. Inoltre, per il recupero crediti all’estero, la normativa UE stabilisce che la decisione dell’autorità giudiziaria rispetto al sequestro conservativo debba arrivare entro 10 giorni lavorativi dal giorno della richiesta.
I tempi brevi della decisione dell’autorità giudiziaria derivano dalla necessità di intervenire sul conto corrente del debitore prima che questi lo sposti in un’altra banca o un altro paese dove la normativa europea non può essere applicata. Questo è uno dei motivi principali per cui conviene affidarsi a una società di recupero crediti all’estero seria e affidabile come Advancing Trade Spa.
I principali ostacoli nel recupero crediti all’estero
Spesso le imprese e le aziende italiane devono affrontare diversi problemi legati al recupero crediti all’estero, tra cui:
- contratti inesistenti o incompleti;
- difficoltà nel provare il credito e nel reperire informazioni commerciali e finanziarie aggiornate sul debitore;
- problemi di comunicazione con il debitore;
- individuazione della legge (italiana o straniera) da applicare al contratto tra le parti;
- tempi lunghi per le azioni legali;
- costi elevati per le spese legali.
Molte transazioni commerciali internazionali avvengono spesso senza un contratto sottoscritto tra le parti poiché quest’ultime considerano sufficienti le condizioni generali di vendita e le negoziazioni via email protratte fino all’esecuzione dell’ordine.
In altri casi invece, anche quando la transazione è regolata da un contratto, manca la clausola sulla legge applicabile o sul giudice competente in caso di controversie. In generale, quindi, conviene stipulare un contratto anche per le relazioni commerciali internazionali per evitare di confrontarsi con un quadro giuridico non sempre chiaro e definito.
Come avviene il recupero crediti all’estero
Il primo passo è verificare i termini del contratto. Se non è stato stipulato alcun contratto, bisogna individuare le regole applicabili al rapporto commerciale ricostruendo la volontà negoziale delle parti.
Il passo successivo è individuare il giudice competente e la legge applicabile in base al contratto. In mancanza del contratto, si ricorre agli strumenti del diritto commerciale internazionale.
Il creditore deve inoltre consegnare copie delle fatture, ordini di acquisto, lettere di vettura, bolle di consegna, precedenti solleciti e corrispondenze con il debitore all’avvocato o allo studio legale della società di recupero crediti all’estero. In questo modo l’avvocato può procedere con l’invio di una lettera di messa in mora all’estero per intimare alla controparte il rispetto del contratto e/o degli accordi.
La comunicazione di messa in mora all’estero, da redigere nella lingua del paese del debitore, avviene tramite raccomandata a.r. o posta elettronica certificata. La sua efficacia varia caso per caso, ma l’avvertimento di un’azione legale in caso di mancato saldo del debito entro i termini indicati nella lettera aumenta le probabilità del recupero del credito.
Al termine di questa prima fase, è possibile contattare il debitore per ottenere il saldo dei crediti insoluti in via extragiudiziaria. Se l’esito è negativo, si prosegue per via giudiziaria in Italia o all’estero.
L’azione giudiziaria per il recupero crediti all’estero
In base alla tipologia del contratto dal quale origina il credito, alla somma totale del credito, al giudice competente e al paese dove risiede il debitore, possono verificarsi diversi scenari.
Quando è possibile rivolgersi al giudice italiano, l’azione legale per il recupero crediti all’estero è simile a quella per credito domestico. Se il credito è certo, liquido ed esigibile, è possibile proporre un ricorso per decreto ingiuntivo oppure iniziare una causa ordinaria di merito per ottenere l’accertamento del credito e la condanna del debitore al pagamento della somma dovuta. Ottenuto il titolo esecutivo, si procede con:
- l’esecuzione diretta se il debitore si trova all’interno dell’UE;
- il riconoscimento della sentenza e la dichiarazione di esecutività se il debitore si trova in un paese straniero al di fuori dell’UE.
Quando ci si rivolge a un giudice straniero le procedure legali sono più complesse, ma consentono di ottenere un titolo giudiziario applicabile direttamente nel paese straniero in cui risiede il debitore, con il vantaggio di risparmiare denaro ed evitare lungaggini burocratiche.
Se il debitore, nonostante il titolo esecutivo, dovesse sottrarsi al pagamento della somma dovuta, si procede con l’esecuzione forzata, quindi con l’espropriazione dei beni pignorabili.
Perché scegliere Advancing Trade per il recupero crediti all’estero
Quando un’attività commerciale ha bisogno di recuperare crediti all’estero, deve affrontare diversi problemi: individuare uno studio legale professionale in un paese straniero, superare la barriera linguistica e sostenere spese più elevate. La soluzione migliore è affidarsi a una società di recupero crediti all’estero professionale ed esperta, in grado di effettuare una valutazione preliminare del caso e offrire soluzioni su misura.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore del recupero crediti all’estero, Advancing Trade affianca i clienti con professionisti madrelingua che coordinano i collaboratori presenti in tutto il mondo. Ogni strategia pianificata dal team è finalizzata ad ottenere la riscossione dei debiti nel minor tempo possibile.
Avvocati, mediatori ed esattori sono costantemente aggiornati per massimizzare i risultati anche nel recupero crediti con debitore residente all’estero e assicurare la tutela dei rapporti commerciali del cliente in ogni momento.