La visura ipocatastale, chiamata anche visura ipotecaria o ispezione ipocatastale, è una lista di tutti gli atti relativi a un immobile o riferiti a un soggetto fisico o giuridico.
A cosa può servire, quindi, la visura ipocatastale? Può essere utilizzata per esempio per controllare la situazione di un soggetto prima di iniziare dei rapporti commerciali.
O ancora, può essere richiesta in sede di recupero crediti, per individuare dei beni aggredibili, in modo da far capire come fare rientrare il credito.
La visura ipocatastale su un immobile potrebbe invece essere richiesta prima dell’acquisto di quel dato edificio, in modo da venire a conoscenza delle operazioni relative all’immobile stesso.
Nella visura ipocatastale sono quindi elencati tutti gli eventuali gravami. Si parla quindi di ipoteche volontarie, come quelle relative all’accensione di un mutuo; di ipoteche giudiziarie, conseguenti a dei decreti ingiuntivi; di ipoteche legali, come quelle effettuate in seguito alla riscossione di tributi; e si parla anche, infine, di eventuali citazioni
Visura ipocatastale: dove si richiede?
La visura ipocatastale, così come riportato all’articolo 2673, è pubblica: ne consegue quindi che è possibile richiedere la visura ipotecaria pur non avendo alcun diritto reale sull’immobile al centro della richiesta.
Partendo dal presupposto che per richiedere un’ispezione è necessario esibire i dati catastali dell’unità immobiliare o i dati anagrafici del soggetto di cui si desidera conoscere il patrimonio immobiliare, per avere una visura ipocatastale è necessario rivolgersi alla Conservatoria dei registri immobiliari. Si parla quindi, in definitiva, dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui non si sia a conoscenza della Conservatoria precisa in cui un soggetto ha stipulato i proprio atti immobiliari, sarà necessario richiedere l’Ispezione Nazionale, sempre in Conservatoria: facendo così si potrà infatti accedere all’elenco completo degli uffici sul territorio in cui il soggetto ha stipulato degli atti.
A questo proposito va sottolineato che, in linea generale, si ha a che fare con una visura ipocatastale ventennale, e quindi su un’ispezione che copre come minimo un ventennio a partire dalla data della richiesta.
Nel caso in cui si renda necessario andare ulteriormente indietro nel tempo sarà tendenzialmente necessario, per raccogliere tutti i dati desiderati, rivolgersi all’Archivio cartaceo della Conservatoria. Qui, infatti, sono custodite tutte le informazioni raccolte prima della trasformazione del servizio.
Visura catastale e ipocatastale: le differenze
La differenza tra visura ipocatastale su un immobile e su una persona risulta abbastanza chiara. Nel primo caso si avranno tutti i dati relativi a una singola unità immobiliare. Nel secondo caso, invece, si avrà la lista di tutti gli eventuali gravami di cui il soggetto risulti eventualmente coinvolto, senza però che ci sia un riferimento ai relativi beni immobili.
Altra differenza che è bene sottolineare è quella esistente tra visura catastale e ipocatastale. Per evitare confusioni, molto spesso quest’ultima viene chiamata come anticipato “visura ipotecaria”.
A differenza della visura ipocatastale, la visura catastale permette di ottenere delle informazioni ulteriori e più precise, circa la tipologia e la posizione dell’immobile e del proprietario. In una visura catastale si potranno infatti trovare anche i dati catastali, l’indirizzo, le metrature e la classe dell’immobile, nonché i dati anagrafici e perfino la rendita catastale del soggetto.